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Come nasce un profumo naturale

Come nasce un profumo? È una domanda che ci viene rivolta spesso, spessissimo.
Attorno al mondo del profumo c’è un’aura di grande mistero e fascino, dovuta probabilmente alla segretezza che notoriamente caratterizza la figura del profumiere. Forse il mistero deriva anche dalla capacità di sviluppare in modo così sottile un aspetto sensoriale che tutti nel quotidiano utilizziamo: l’olfatto, appunto.

Rispetto a come nasce un profumo, Barbara Pozzi, aromaterapeuta di Olfattiva, non ne ha mai fatto mistero: “La Natura è il Profumiere”

Gli oli essenziali possono essere miscelati con scopi terapeutici o per dare vita ad un profumo: è evidente quindi come ci offrano la possibilità di unire il bello al buono, un’esperienza percettiva piacevole all’azione benefica dei loro principi attivi.
Ma come creare una sinergia?
Prima di tutto occorre valutare attentamente la qualità della materia prima, ovvero selezionare gli oli essenziali.
Anche se la ragione per cui abbiamo deciso di creare la nostra sinergia dovesse riguardare le proprietà fisiche ed organolettiche degli oli ed i loro effetti, è sempre indicato considerare prima di tutto l’effetto che il loro profumo produce su di noi. Ciò che ci attrae è generalmente ciò di cui abbiamo bisogno, in aromaterapia il naso è spesso il miglior consigliere.Quindi chiudete gli occhi e annusando ascoltate il vostro cuore.
Per trarre effetti benefici non occorre valutare infatti solo i disturbi che intendiamo placare ma le cause profonde di questi. Molte gastriti, ad esempio, sono determinate da un eccessivo stress: è quindi possibile che ci si senta attratti in questo caso da oli che aiutino a sciogliere le tensioni e a rilassarsi come ad esempio la Camomilla, la Lavanda.

Una sinergia è una miscela armonica e funzionale di oli essenziali: se combinati correttamente alcuni oli possono infatti potenziarsi vicendevolmente, tanto che l’effetto della miscela si verifica migliore della somma delle sue parti. Un esempio può essere la Camomilla, la cui azione anti-infiammatoria viene incentivata dalla Lavanda.

Per creare un profumo occorre abbandonare ogni attività e predisporsi all’ascolto. Guardare la propria mente e i pensieri che da essa sorgono. Cercare un’immagine, seguirla, catturare quali frequenze la rispecchiano e tradurla in note profumate. Non importa quale sarà il risultato, quello che importa veramente è che si sia riusciti a tradurre la propria immagine. Se si riesce a fare questo l’energia del profumo che si è prodotto andrà a sostenere la nostra.

Per ottenere un risultato migliore si può seguire anche il calendario lunare: da questo punto di vista l’esperienza diviene fondamentale, ma in linea di massima sconsigliamo di eseguire le miscele durante i periodi di luna piena.

Curiosità: nel 1855 Piesse scrisse un libro, The art of perfumery, nel quale traspose l’armonia musicale nel regno della profumeria. Sebbene sia in parte una visione superata, ancora oggi gli oli vengono suddivisi in base alle note alte, medie e basse che li contraddistinguono – dette anche di testa, di cuore e di base.

Una buona ricerca a tutti,

Barbara Pozzi

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