Dopo un’influenza o un raffreddore particolarmente importante, può capitare di perdere l’olfatto. Il deficit dell’olfatto può essere totale o parziale: in entrambi i casi, tuttavia, risulta invalidante o quantomeno molto spiacevole.
Questa condizione si rivela quasi sempre temporanea ed esistono dei metodi per superarla in modo più veloce e completo. In questo articolo, approfondiremo rimedi ed esercizi per recuperare l’olfatto perduto o danneggiato.
Effetti del Long Covid: anosmia e parosmia
Come purtroppo sappiamo, l’anosmia – ovvero la privazione dell’olfatto – può essere provocata da infezioni virali. In particolare, l’infezione da Covid 19 ha costretto molte persone ad affrontare questo problema. Un effetto altrettanto diffuso è la parosmia, l’alterazione dell’olfatto. Chi è affetto da parosmia ha una percezione distorta degli odori: può capitare che avverta come insopportabili anche i profumi più piacevoli.
Ma che cosa genera il decifit dell’olfatto da parte del virus? La causa sembra essere un danno del collegamento neuronale tra il bulbo olfattivo e il cervello. Oltre a ripristinare questa connessione nervosa, occorrerà “rieducare” il cervello a livello percettivo per fare sì che un’iniziale anosmia non si trasformi in parosmia.
Per ristabilire la comunicazione tra il bulbo olfattivo e il cervello, dovremo quindi lavorare su due fronti: la stimolazione e la memoria olfattiva.
Esercizi e rimedi
Gli esercizi per ripristinare il corretto funzionamento dell’olfatto sono molteplici. Si tratta di pratiche molto simili tra loro, che prevedono un impegno di pochi minuti al giorno.
Riattivazione della memoria olfattiva
Uno degli esercizi per stimolare l’olfatto e risvegliare la memoria ad esso connessa è proprio quello di annusare un set di odori familiari e provare a rievocare alcuni ricordi associati. A questo proposito, per recuperare l’olfatto è possibile utilizzare “I fantastici 7”, un kit di oli essenziali composto da piante molto note e diffuse nell’area mediterranea.
All’interno del kit “I fantastici 7” si trovano oli essenziali a cui chiunque può associare almeno un evento o un ricordo:
Il consiglio è quello di non annusare ciascun profumo per più di tre secondi, al fine di non affaticare i sensi. Per svolgere al meglio questo esercizio occorre essere rilassati e predisposti all’ascolto: infatti, uno stato di tensione potrebbe contrastare l’insorgere dei ricordi olfattivi.
Un aspetto molto interessante di questo kit è il fatto che, una volta recuperato l’olfatto, gli oli essenziali al suo interno possono essere utilizzati per la pulizia e la cura della casa, oltre che per il benessere della persona. Il kit viene infatti spedito con un libretto di istruzioni sulle proprietà e sugli usi di ogni olio essenziale.

Riconoscere le famiglie olfattive
Un altro rimedio per stimolare sia l’olfatto che l’elaborazione degli odori è quello di annusare profumi che appartengono a diverse famiglie olfattive: agrumati, fioriti, balsamici, speziati, dolci.
Ti basteranno cinque oli essenziali, uno per ogni famiglia olfattiva. Potrai scegliere tra oli essenziali distillati da piante singole o sinergie (ovvero miscele di più oli essenziali).
Piante singole
- Oli essenziali di agrumi: arancio, limone, bergamotto, pompelmo
- Oli essenziali di fiori: rosa, gelsomino, ylang ylang
- Oli essenziali balsamici: menta, eucalipto, tea tree, canfora, wintergreen
- Oli essenziali di spezie: cannella, chiodi di garofano, zenzero, incenso, mirra
- Oli essenziali dolci: vaniglia
Sinergie:
- Sinergie agrumate: Acqua dell’Angelo, Giardino d’Agrumi
- Sinergie fiorite: Abbraccio
- Sinergie balsamiche: Alta Quota, Respiro, Ossigeno, Aria Pulita
- Sinergie speziate: Sogno Speziato, Sherazade, Danze Africane
- Sinergie dolci: Dolce Mafalda, Carezza, Stella d’Inverno
Prova a versare una goccia di olio essenziale su un fazzoletto e ad annusarla con una sola narice per volta, chiudendo con un dito l’altra. È importante che questo sia un rituale piacevole e rilassante: la componente psicologica è fondamentale per un recupero completo. Infatti, abbiamo l’esigenza di creare nuove associazioni positive con gli odori e riabituare il cervello ad ascoltarli.

Allenare i sensi
Una pratica di ascolto degli oli essenziali è molto importante per allenare l’olfatto, anche quando è nel pieno delle sue capacità. I sommelier, ad esempio, lavorano con una valigetta di circa 40 oli essenziali, che usano per affinare il naso.
Il nostro consiglio è quello di continuare a praticare l’aromaterapia anche dopo aver recuperato l’olfatto e di dedicare qualche minuto di ascolto quotidiano agli oli essenziali che più ami.

"Sole, vento, acqua, terra e energie sottili diventano pianta. L'olio essenziale è l'anima della pianta che interagisce con l'uomo."
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