“Qual è la persistenza dei profumi naturali?”
“È completamente naturale…ma quindi non dura sulla pelle?”
Ce lo sentiamo chiedere spesso, spessissimo. Quello della persistenza è un tema che emerge di frequente, sia da parte di chi ama indossare il proprio profumo per tutto l’arco della giornata che da parte di chi invece ne teme l’invadenza.
La profumeria botanica si contraddistingue per l’uso esclusivo di oli essenziali e per la totale assenza di sostanze di sintesi, tra cui, ovviamente, quelle definite di fissaggio. La persistenza sulla pelle è quindi quella che appartiene alla pianta in natura e varia da pianta a pianta: questa è una delle caratteristiche principali di un profumo naturale, di cui apprezzare la materia prima viva e il messaggio che porta con sé.
Si tratta di assaporare il piacere di profumarsi con la scorza di un agrume, il petalo di un fiore, l’essenza di un baccello. Le nostre acque di profumo ti accompagneranno con discrezione, regalandoti la sensazione unica di portare con te un frammento di Natura.
La persistenza degli oli essenziali
La volatilità, ovvero la velocità con cui gli oli essenziali evaporano una volta esposti all’aria, varia a seconda della pianta (o della parte di pianta) da cui viene distillato l’olio essenziale e può essere classificata tra note di testa, di cuore o di base.
Note alte o di testa
In questa categoria rientrano gli oli essenziali più leggeri e volatili. Sono solitamente i più freschi ed acuti, i primi ad essere apprezzati. La nota alta viene infatti definita “il volo del profumo”. Gli oli essenziali di testa sono quelli che agiscono più rapidamente a livello psichico e sono solitamente energizzanti e stimolanti, dinamici. Se si vuole cambiare uno stato mentale o un pensiero in maniera molto rapida si consiglia di utilizzare un olio essenziale di questo tipo. Alcuni esempi: Limone, Mandarino, Arancio, Bergamotto, Litsea, Eucalipto, Pompelmo, Lemongrass.
Note medie o di cuore
Il cuore del profumo è dato da note mediamente persistenti, che si manifestano avvolgenti e fiorite, piene, sensuali. Questi oli vanno ad agire a livello del torace e sono spesso in relazione con i diversi organi del corpo, contribuendo a riequilibrarli. Agiscono sugli aspetti più emozionali, armonizzando gli stati d’animo. Possono risvegliare sensazioni dimenticate. Alcuni esempi di note di cuore: Ylang ylang, Finocchio, Lavanda, Camomilla, Gelsomino, Rosa.
Note basse o di base
Le note basse emergono più lentamente rispetto alle altre ma ci accompagnano per più tempo: costituiscono l’anima del profumo. Sono in genere caratterizzate da un afrore ricco e profondo, speziato, intenso. Gli oli di base vengono spesso usati per fissare altri oli più volatili e stabilizzarli. Il loro profumo viene percepito con la parte bassa del corpo, la loro connessione con la Terra è forte. Solitamente hanno proprietà rilassanti. Alcuni esempi: Legno di Cedro, Incenso, Mirra, Vetiver, Patchouli, Cannella.
E tu, quali note prediligi?
Un saluto profumato,
Barbara Pozzi e staff Olfattiva
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