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Smell Festival: intervista a Barbara Pozzi

MOMENTI MAGICI E MOLTO INTIMI

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“Fare sentire per la prima volta a qualcuno una rosa è un’esperienza che vorrei condividere ancora”

Alberi di arancio, rose, erbe spontanee, strumenti di laboratorio, libri: lo spazio di Olfattiva ospitato dal Museo della Musica di Bologna durante Smell, Festival dell’Olfatto “Magiae Naturalis”, il 21 e 22 maggio scorsi, era un giardino fatato che ricordava il misterioso e avvolgente studio di un alchimista. Qui Barbara Pozzi e Massimo Moretti hanno introdotto il pubblico ai segreti della Profumeria Botanica, raccontando la storia dell’azienda, illustrando la nascita di un profumo naturale, presentando la nuova linea I Preziosi, mostrando e condividendo la composizione di una sinergia. Un’esperienza nuova, ricca e stimolante, sia per i partecipanti che per i fondatori di Olfattiva.

Barbara, come vi siete trovati nell’ambiente, per voi insolito, dello Smell festival?

«È stata un’esperienza molto positiva. Non avevo mai partecipato a Smell, noi siamo abituati a dinamiche differenti, ma l’ambiente che ci è stato messo a disposizione e l’allestimento che abbiamo realizzato ci hanno permesso di costruire uno spazio davvero gradevole, con un bel clima: sarei rimasta lì un paio di mesi! Abbiamo portato informazioni nuove rispetto ai contenuti della profumeria considerata ormai da diversi anni tradizionale, spiegando la nostra visione che invece si richiama alla tradizione molto più antica. Grazie agli eventi in programma abbiamo potuto fare il punto sul nostro percorso, utile anche a noi dopo dieci anni di attività per capire dove siamo e dove vogliamo andare. La risposta dei partecipanti ci ha incoraggiato a continuare decisi lungo la strada della purezza».

I partecipanti sono stati numerosi?

«I workshop sono sempre stati pieni, così come gli incontri: è un festival che forse non richiama le folle, ma fitte schiere di curiosi e appassionati. Ho avuto difficoltà a far alzare le persone al termine delle conferenze: non se ne volevano andare; alcuni nostri clienti, che fanno acquisti tramite il sito, sono venuti a conoscerci; c’è stato addirittura chi ha seguito tutti gli eventi in programma. In generale mi aspettavo un pubblico più estraneo al settore del naturale, invece abbiamo trovato persone molto sensibili a questo mondo, insieme a operatori specializzati come naturopati e aromaterapeuti».

Qual è stato il momento più bello?

«Mi sono emozionata in modo particolare sabato pomeriggio, quando c’erano tanti partecipanti che non conoscevo, anche stranieri, soprattutto durante la Verticale sul Citrus. Li ho fatti sedere, ho fatto partire la musica, ho chiesto loro di rilassarsi e di sentire i profumi che gli passavo: mi hanno ascoltato, sono rimasti tutti in completo silenzio, mentre la musica dei Madredeus andava in sottofondo, dalle finestre entrava il vento e muoveva le foglie degli alberi di agrumi. Ho percepito un brivido, il mio e il loro. Penso sia stata un’esperienza intensa per tutti. Ho fatto sentire ai partecipanti le tre parti dell’arancio e poi insieme abbiamo riempito un’ampollina di vetro da laboratorio con una ricetta che avevo da qualche anno. È stato magico, molto intimo».

Poi, domenica, l’incontro con Massimo Corbara, produttore di oli essenziali e strumenti spagyrici.

«Sì, Massimo ha portato un contributo importante e si è anche sbilanciato su alcuni aspetti, spiegando che la sintesi non ci appartiene e dando alcune linee guida per realizzare un profumo naturale. Ha parlato anche della profumeria di sintesi, del concetto legato all’apparire su cui si basa, legato a una diversa idea di estetica, mentre il profumo naturale è bello e buono, appartiene alla sfera del benessere. È stato tecnico, chiaro e simpatico, le persone erano molto coinvolte. Poi tutto si è concluso con De Sensibus, un momento di festa durante il quale abbiamo degustato vini biodinamici, mentre un bravissimo violoncellista ha reso ancora più piacevole l’atmosfera».

Nel complesso è un’esperienza che rifareste?

«Sì, fare sentire per la prima volta a qualcuno una rosa è un’esperienza che vorrei condividere ancora, nonostante sia stata una trasferta sicuramente molto impegnativa da diversi punti di vista per noi, che ha coinvolto l’intero team di Olfattiva. Il lavoro di gruppo è stato determinante. Ora siamo già con la mente rivolta a un altro appuntamento per noi tradizionale e molto importante, quello con il Sana di Bologna dove dal 9 al 12 settembre ci troverete al Padiglione 30, Stand 60-61”.