Pelagronium Graveolens
L’olio essenziale di Geranio, estratto dalle foglie della pianta aromatica, ha profumo dolce, con note erbacee e rosate.
Metodo di estrazione: Distillazione in corrente di vapore
Parte della pianta estratta: Pianta intera
Principi attivi dell’olio essenziale: geraniolo, citronellolo, citronellale, pinene, fellandrene
Varietà e chemiotipi: Pelagronium graveolens, Pelagronium odoratissimum, Pelagronium roseum, Pelagronium capitato
Rigenerante e riequilibrante, il Geranio allenta ansie e tensioni, riduce l’affaticamento nei momenti di esaurimento e lavoro eccessivo, allontana il senso di frustrazione e l’irritabilità. Al Geranio vengono attribuiti anche effetti afrodisiaci: agevola l’intimità, armonizza, incentiva la capacità di esprimersi e di ricevere, l’ascolto e la complicità.
PROPRIETA’ FISICHE
Antinfiammatorio, antisettico, astringente, cicatrizzante, emostatico, flebotonico, decongestionante linfatico, antinevralgico, analgesico, antispasmodico, antidepressivo, ansiolitico, tonico della corteccia surrenale, diuretico, insettifugo, afrodisiaco.
In diffusione ambientale:
Il Geranio viene generalmente utilizzato in diffusione ambientale con l’intento di repellere i piccoli insetti. La sua azione aromaterapica sedativa e distensiva del sistema nervoso fa sì che si presti alle ore di riposo e di relax.
Massaggio, unzioni e frizioni: Viso:
Si rivela utile nella prevenzione delle smagliature e in caso di scarsa elasticità, mancanza di tono e di compattezza della pelle. Ideale per un massaggio drenante e tonificante in presenza di ritenzione dei liquidi con stasi linfatica e venosa.
Viso:
Per le sue proprietà eudermiche può essere aggiunto a creme, lozioni, latti e tonici di uso quotidiano. Il Geranio è un vero toccasana per la pelle: cicatrizzante, astringente e antiinfiammatorio, viene spesso utilizzato per disturbi cutanei quali pelle grassa, acne, micosi, follicoliti e bruciature per mezzo di applicazioni locali, impacchi e lavaggi.
L’olio essenziale non viene estratto dal Geranio decorativo che normalmente si vede ai davanzali delle finestre: quello di cui apprezziamo i fiori colorati non è una pianta aromatica. Le specie botaniche originarie dell’Africa, dalle quali invece si distilla, furono portate in Europa nel XVII secolo dai commercianti olandesi che partivano dal Capo di Buona Speranza. Da allora è iniziato un vasto impiego dell’olio essenziale in campo cosmetico, tutt’ora in corso.