Cananga Odorata
L’olio essenziale di Ylang Ylang, estratto dai fiori della pianta, ha un profumo soave, fiorito, intenso. Libera gioia e sensualità, sviluppa l’intuizione e la creatività. Originario del Sud Est Asiatico, è l’inebriante profumo delle Filippine, dell’Isola di Réunion e del Madagascar.
Metodo di estrazione: Distillazione in corrente di vapore
Parte della pianta estratta: Fiore
Principi attivi: Benzoato di benzile, benzoato di metile, cadinene, farnesene, linalolo, geraniolo
Il profumo soave di questo fiore contribuisce ad allentare le tensioni, placare l’irrequietezza e l’agitazione, favorire il sonno e calmare il cuore, attenuando tutti i fastidi di chi somatizza l’ansia a livello toracico: tachicardia, palpitazioni, affanno. Disperde e allontana il senso di frustrazione, la rabbia e la gelosia, donando appagamento e pace interiore. A questo olio essenziale viene attribuito anche un grande potere afrodisiaco: esotico e voluttuoso, è indicato per rimuovere i blocchi che inibiscono una sensualità spontanea, armonizzando gli aspetti emotivi legati alla sfera erotica.
Antispasmodico, antinfiammatorio, ipotensivo, calmante del cuore e del sistema nervoso, antisettico, afrodisiaco.
In diffusione ambientale:
Rilassante, questo olio essenziale è particolarmente indicato per coloro che tendono a somatizzare ansie e preoccupazioni sul cuore, con conseguenti palpitazioni e tachicardie.
Ideale nelle ore serali, facilita il riposo e concilia il sonno.
Rientra tra gli oli essenziali afrodisiaci: si consiglia la diffusione all’interno della camera da letto qualora si percepisca l’interferenza di blocchi emotivi nella sfera della sensualità. Antisettico, l’Ylang Ylang può essere utilizzato per detergere l’aria da microbi e batteri: nei paesi di origine viene utilizzato durante la stagione delle piogge per prevenire febbri e infezioni.
Massaggio, unzioni e frizioni, bagni aromatici:
L’olio essenziale di Ylang Ylang protegge e nutre pelle e capelli: nelle zone di coltivazione viene utilizzato dalle popolazioni locali per unguenti di bellezza ricostituenti. Si consiglia di aggiungerne 2 o 3 gocce alla crema idratante o alle maschere per il viso, in particolare se si ha una pelle mista o grassa. Le frizioni e le unzioni del cuoio capelluto contribuiscono a riequilibrare la produzione di sebo e a stimolare i follicoli piliferi, incentivando la crescita del capello (e contrastandone la caduta). Arricchendo lo shampoo o il balsamo con qualche goccia di o.e. si beneficerà del nutrimento e del profumo di questo fiore. In caso di doppie punte, fragilità o secchezza del capello, si consigliano impacchi di olio vegetale e Ylang Ylang al fine di nutrire e restaurare la salute dell’intera chioma.
Originario del Sud Est Asiatico, l’Ylang Ylang viene molto utilizzato da tutte le popolazioni che lo coltivano (Isola di Rèunion, Madagascar, Giava, Filippine, Indonesia): i fiori vengono spesso messi in olio di cocco per produrre un unguento nutriente per la pelle, che la protegga da infiammazioni e infezioni. I colonialisti europei hanno preso spunto per l’utilizzo cosmetico di questa materia prima.
All’inizio del XX secolo due chimici francesi, Garnier e Rechler, condussero delle indagini sull’isola di Réunion e verificarono per primi la sua efficacia nel trattamento di febbri e infezioni, oltre a confermare la sua azione calmante sul cuore.