L’ammorbidente fa male?
L’ammorbidente naturale cos’è? Come si fa? E soprattutto, perché dovrei sceglierlo? L’ammorbidente è uno dei prodotti casalinghi più amati in quanto rende il bucato morbido e profumato. È però al centro di un grande dibattito: l’ammorbidente fa male o no? È cancerogeno? Inquina? Insomma, ha davvero un impatto così grande sulla salute? Proviamo a dare risposta a queste domande, proponendo qualche soluzione economica e naturale per profumare i capi.
L’ammorbidente si sciacqua?
Molti ammorbidenti segnalano in etichetta di non risciacquare dopo l’uso: l’obiettivo è di creare una patina profumata sulle fibre che renderà più soffice e profumato il tuo bucato. La persistenza del prodotto sul tessuto è il motivo per cui è tanto dannoso per la salute: questo resta infatti a contatto con la tua pelle per tutto il tempo in cui indossi gli abiti e lo inali anche durante il sonno se lo usi sulla biancheria. Non si dovrebbe sciacquare, quindi, ma noi ti suggeriamo di farlo.
L’ammorbidente è cancerogeno?
L’ammorbidente è uno dei prodotti con maggiore livello di tossicità tra quelli che comunemente vengono utilizzati tra le pareti domestiche. Dire che l’ammorbidente è cancerogeno suona come un’esagerazione, la veridicità di questa affermazione si basa però su motivi concreti. La pericolosità di questo tipo di prodotti dipende dall’uso quotidiano a diretto contatto con la pelle, la quale assorbirà tutte le sostanze di sintesi potenzialmente tossiche. Non dimentichiamo che la pelle è un organo che svolge numerosi compiti: ti protegge dagli agenti patogeni, espelle le tossine e assorbe i nutrienti.
Tutti i giorni siamo esposti a centinaia di sostanze tossiche. Evitare di essere in continuo contatto con indumenti ricoperti di prodotti chimici può giovare in maniera importante sul nostro bilancio quotidiano, per una vita più sana e naturale. Il crescente numero di allergie, dermatiti, intolleranze e sensibilizzazioni cutanee può essere ricondotto, almeno in parte, al largo uso di prodotti casalinghi di origine sintetica.
L’ammorbidente inquina?
Sì, l’ammorbidente inquina. La sua composizione è a base di tensioattivi cationici, molecole che non vengono trattenute dagli impianti di depurazione. Le sostanze contenute all’interno di questi prodotti sono di origine petrolifera e sintetica, e non sono biodegradabili. L’ammorbidente è nemico dell’ecologia perché per rimuovere la patina creata nel lavaggio precedente occorrono cicli più lunghi, alte temperature e un maggiore quantitativo di detersivo. La buona notizia è che oggigiorno esistono nuovi prodotti meno inquinanti a disposizione dei più attenti alla salute del pianeta.
L’ammorbidente rovina l’asciugatrice?
Sì, l’ammorbidente rischia di danneggiare l’asciugatrice. Nel caso in cui si utilizzi durante il processo di asciugatura, non ci sarà nemmeno un minimo risciacquo: oltre all’elettrodomestico, ne risentirà anche la tua pelle. Gli oli essenziali sono l’ideale per profumare i capi in asciugatrice: le loro proprietà antisettiche e antibatteriche ostacoleranno la formazione di muffe tipica degli ambienti umidi.
L’ammorbidente più profumato
Chi si avvicina a questo prodotto cerca di ottenere il bucato più profumato possibile. Con questo fine, esistono anche profumatori per biancheria da aggiungere all’interno della lavatrice. È utile ribadire che si tratta in ogni caso di molecole chimiche che rimangono attaccate alle fibre del tessuto e vengono assorbite dalla pelle, rimanendo in circolo all’interno del sangue per molto tempo prima di essere smaltite. Forse dovremmo interrogarci anche attorno al fatidico “profumo di pulito” che tanto si ricerca: la biancheria dovrebbe profumare in modo elegante e discreto, un buon odore che ci accompagna tutto il giorno non dovrebbe mai essere troppo presente. La patina creata dall’ammorbidente, a dispetto del suo fresco profumo, spesso cela uno strato di sporcizia non rimosso.
Ammorbidente naturale
Per ottenere un bucato profumato in modo sano è indispensabile eliminare la carica batterica che è all’origine dei cattivi odori. Per profumare la biancheria puoi scegliere prodotti naturali come gli oli essenziali, sia all’interno della lavatrice che negli armadi. Vediamo più da vicino come ottenere una biancheria morbida, disinfettata e profumata utilizzando prodotti salutari per l’organismo.
Ammorbidente fatto in casa
L’ammorbidente fai da te è un rimedio efficace, economico e ecologico. Si tratta della soluzione migliore per mantenere puliti, morbidi e profumati i propri capi e nel contempo salvaguardare la salute della lavatrice e della tua pelle. Gli oli essenziali sono la componente profumata di un ammorbidente fai da te: oltre a conferire freschezza al tuo bucato, lo disinfetteranno, contrastando la proliferazione di muffe e batteri nella lavatrice. Cosa desiderare di più? Bastano davvero poche gocce di olio essenziale, tuttavia consigliamo l’uso di piante con un profumo intenso e spiccata azione antibatterica: Lavanda, Menta Piperita, Eucalipto, Tea Tree, Limone, Litsea e Timo.
Aceto ammorbidente
Ricetta:
Utilizza al posto dell’ammorbidente 2 o 3 cucchiai di aceto bianco o di mele, arricchendolo con 8 gocce di olio essenziale. Non temere, il bucato non prenderà l’odore dell’aceto in quanto tende a evaporare durante il lavaggio. L’aceto contribuirà a disinfettare sia la biancheria che la lavatrice, rendendo le fibre lucenti.
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Acido citrico ammorbidente
Ricetta:
Aggiungi 100 gr di acido citrico a un litro di acqua distillata tiepida. È importante che l’acqua sia distillata perché questo renderà i capi più morbidi. Aggiungi 15 gocce di olio essenziale alla miscela e il tuo ammorbidente fai da te è pronto!
Ho letto altrove che solo pochissimi oli essenziali si sciolgono in acqua, e quindi solo pochi di essi possono essere utilizzati per il lavaggio in alvatrice, gli altri in teoria macchierebbero i vestiti. Se vero, quali sono quelli sicuri da utilizzare?
Grazie in anticipo,
Serena
Buongiorno, si, nessun olio essenziale si scioglie in acqua per questo consigliamo di inserire qualche goccia (2/3 gocce massimo) nell’ammorbidente dentro una bottiglia e scuotere bene il contenuto. Consigliamo oli essenziali estratti in corrente di vapore, tea tree e menta piperita sono i più adatti. Gli oli essenziali non macchieranno i vestiti, specialmente se dosati in pochissime gocce, ma al contrario aiuteranno a detergere in profondità le fibre e a neutralizzare la carica batterica che genera odori spiacevoli.
Dove trovo l’acido citrico?
Buongiorno Giovanna,
è possibile acquistare l’acido citrico online, in farmacia, nei negozi bio e in alcuni di quelli specializzati per le pulizie.
Un saluto profumato,
Noemi Team Olfattiva
Ciao! ma nel caso del secondo preparato con l’acido citrico diluito in 1litro d’acqua quanto bisogna utilizzarne per un bucato?
Inoltre questi ammorbidenti vanno bene anche per i capi scuri o colorati?
Grazie mille per l’attenzione 🙂
Buongiorno Sara,
puoi usarne la quantità che corrisponde ad un tappo di detersivo per ogni lavaggio, sia di capi scuri che colorati.
Rimango a disposizione per ogni dubbio o informazione.
Un saluto profumato,
Noemi – team Olfattiva
Nel caso si utilizzi il primo metodo, aceto e poi essenziali, lo metto sempre nella vaschetta dell’ammorbidente?
Buongiorno Mariella,
certamente, puoi mettere aceto e oli essenziali direttamente nella vaschetta dell’ammorbidente.
Rimango a disposizione per ogni dubbio o informazione.
Un saluto profumato,
Noemi – team Olfattiva
Io sto usando questo tipo di ammorbidente naturale con aceto e oli essenziali ma con il bicarbonato al posto dell’acido citrico chiedo a te la stessa cosa Se per favore mi rispondete Grazie
Buongiorno Marisa,
Si trovano molte ricette sul web che sostituiscono il bicarbonato all’acido citrico, secondo una nostra ricerca più approfondita troviamo un’interessante articolo che ne sconsiglia l’utilizzo, leggi qui http://www.mammachimica.it/le-cose-da-non-fare/ se hai altre notizie a riguardo… condividile qui!
Una cosa importante, utilizzando gli oli essenziali agita bene il preparato prima dell’utilizzo assicurandoti così che questi non si trovino a galleggiare sulla superficie. Un saluto profumato*
Il team Olfattiva